domenica 6 luglio 2014

Tanabata- 七夕

Buon pomeriggio!! Oggi è una giornata caldissima, ma penso che sia normale, siamo al 6 di luglio!!
Dato che oggi è 6 luglio, vi vorrei parlare della festa tradizionale che verrà festeggiata domani in Giappone, ovvero il Tanabata!
Tanabata, scritto con i kanji 七夕significa "settima sera", infatti viene festeggiata il 7 Luglio. Questa festa celebra il ricongiungimento delle due divinità Orihime e Hikoboshi. Questa ha origini da una leggenda cinese e narra che tanto tempo fa, sulle sponde Est della Via Lattea Ama no Gawa, viveva l'Imperatore del Cielo e sua figlia Orihime, che era una bravissima tessitrice. La ragazza lavorava così bene e così tanto che non aveva tempo di pensare a sè stessa e ai propri interessi. Giunta l'età adulta, il padre le scelse un marito che viveva nella parte Ovest del Cielo, era un giovane mandriano di nome Hikoboshi, il quale portava a pascolare i buoi facendoli anche attraversare le sponde del fiume. I due giovani si conobbero solo il giorno delle nozze e s'innamorarono all'istante l'uno dell'altra...e così dimenticarono completamente i propri doveri: agli dei cominciarono a mancare i vestiti e la mandria dei buoi fu abbandonata a se stessa. Il sovrano degli dei non potè far altro che punire i due ragazzi, costringendoli a vivere separati. Orihime e Hikoboshi ne soffrirono molto e dopo qualche tempo il Sovrano del Cielo, non sopportando più di vedere i due giovani soffrire, decise che si sarebbero potuti incontrare almeno una volta l'anno, nella notte del settimo giorno del settimo mese. 
Tutt'oggi brillano nel cielo due stelle, Altair e Vega, separate dalla Via Lattea, sono proprio Orihime e Hikoboshi che possono incontrarsi solo il 7 di Luglio e in quella occasione splendono ancora di più! Per celebrare l'incontro delle due stelle, i giapponesi indossano lo yukata (kimono estivo informale) e scrivono sui Tanzaku (Strisce di carta colorata) i loro desideri o preghiere e vengono appese ai rami degli alberi di bambù, che simboleggiano i fili di seta intrecciati da Orihime. Secondo me, sarebbe bellissimo partecipare a questa festa in Giappone, esprimere un desiderio e pregare per Orihime e Hikoboshi. *(*´∀`*)☆




martedì 1 luglio 2014

Si "Manga" chi può!

Buonasera a tutti, o forse dovrei dire buonanotte! 。:゚(。ノω\。)゚・。

Da un paio di settimane la notizia che il Giappone ha vietato la pedo-pornografia, ma non per i manga, sta facendo scalpore...e sinceramente in giro vedo solo persone ignoranti parlarne. Un esempio?!?
Parlo di lui, del "genio" che ha scritto questo articolo:
L'ignoranza è una cosa, ma essere chiamati professionisti e poi scrivere merda (fatemela passare) ne è un'altra! 
Secondo il "giornalista", i manga sono incentrati su storie sexy con bambini e la parola manga significherebbe letteralmente "immagini stravaganti"'?!?
Studio giapponese e posso dire per certo che tutto quello che ha scritto è frutto della sua mente malata e oramai irrecuperabile. La parola "manga" è composta da due ideogrammi 漫 e 画(まんが), il primo significa "fumetto" e il secondo "immagine", come potete vedere non ha nulla a che fare con quello che ha scritto l'autore.
Mettendo da parte l'articolo del suddetto, ho iniziato a sentire in giro che molte persone si lamentano del fatto che i manga siano stati salvati da questo divieto. Ricordo che la produzione e la distribuzione della pedo-pornografia era già vietata, in realtà ciò che il Giappone ha appena vietato è anche il solo possesso di tale materiale. Premettendo che non leggo il genere "shota", penso che tutto questo accanimento contro i manga sia un pò troppo eccessivo, è facile parlare male del prossimo non appena se ne ha l'occasione, quando in molti paesi invece c'è un alto tasso di pedofilia e non penso minimamente che un libro, un manga, possano influenzare una persona, solo chi è già malato mentalmente potrebbe esserne influenzato.
Mi ritrovo totalmente d'accordo con ciò che dice Simona Stanzani (traduttrice di manga molto popolari) che afferma appunto che si parlerebbe di criminalizzare la fantasia, nel momento in cui si richieda il divieto anche per i manga; ripeto non leggo gli "shota", perchè non amo il genere, ma penso che sia davvero eccessivo etichettare il Giappone come un paese insensibile e in cui non c'è il rispetto per i bambini e la loro infanzia. Prendo ancora in prestito le parole della Stanzani, "forse è proprio grazie alla libertà di fantasticare che la società giapponese denuncia un tasso di criminalità sessuale reale estremamente ridotto rispetto ad altri paesi".
おやすみ!