sabato 28 dicembre 2013

Jinja- Santuario Shintoista



Kannushi

imageこんにちは!Ciaoo, da quanto tempo non scrivo, sumimasen! Però ho un ottima notizia, da settembre finalmente ho iniziato a frequentare l'università che ho sempre sognato, l'Orientale e studio inglese e giapponese!! Sembra ancora un sogno!! ヽ(=^・ω・^=)丿

Bene, oggi vi parlo dei santuari shintoisti, in giapponese Jinja, ed è il luogo dove i fedeli shintoisti posso recarsi per la venerazione degli dèi (kami-sama).

Si crede che originariamente i jinja fossero solo santuari temporanei, allestiti in occasione di una festività (matsuri) in luoghi considerati sacri come caverne o montagne. Questo per il fatto che nella fede shintoista i kami sono in un certo senso «onnipresenti», avendo la facoltà di essere dove vogliono quando vogliono, e che dunque non possano essere confinato in uno spazio sacro ben definito.
Comunque, in epoche più recenti, si diffuse la credenza secondo cui un kami venerato in un santuario farebbe di quest'ultimo la sua dimora sacra. Nacquero così i primi santuari stabili, i jinja
Un Kannushi è il sacerdote incaricato della custodia di un jinja e dell'organizzazione delle cerimonie. 
Zone particolari di un santuario shintoista sono l'area del torii, l'ingresso sacro al santuario; il  chōzuya, l'area delle abluzioni (un lavaggio rituale a scopo di purificazione spirituale) di mani e bocca. 
Un jinja è un luogo di pace e  non si può correre o fare molto rumore. Molti jinja, comunque, organizzano attività ludiche per i bambini. Un comportamento scorretto comune per uno straniero, specialmente durante una calda giornata estiva, è bere l'acqua di una fontana chozuya. Un comportamento ancor più offensivo è addentrarsi nell'area sacra senza permesso.
ENTRARE IN UN JINJA
Chozuya
Prima di entrare in un Santuario si fa un’abluzione per purificarsi. Ci si sciacqua la bocca e le mani tramite un mestolo e una fontanella che si trova proprio all’entrata del Santuario. Fuori dai santuari shintoisti si vedono appese delle tavolette di legno, dove solitamente si scrivono dei messaggi rivolti agli Dei, desideri o ringraziamenti. Inoltre si può lasciare un’offerta nel contenitore e in cambio si prende un foglietto di carta della fortuna con su scritto un messaggio: può essere una frase fortunata o una sfortunata sul proprio futuro. Dopodiché si annoda il foglietto (Omikuji).

Spero che questo nuovo articolo vi sia piaciuto! Al prossimo!! またね。
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Cartello che indica come effettuare l'abluzione.

mercoledì 22 maggio 2013

Japanese Icon Generators

Oggi ho trovato questo sito davvero carino che permette di creare icone e scatolette da assemblare e usare come pacchetti regalo! Me ne sono subito innamorata!  (´∀`)♡
Ed ecco la scatolina che ho creato per me 






















E questo invece è l'avatar che sto usando anche su blogger! 
Che ne pensate? Non sono davvero pucciose? Oltre a questi che ho postato io si possono fare altre icone. E non vi preoccupate per chi non conosce il giapponese si possono mettere anche in lingua inglese!
Ah giusto vi lascio il link del sito:
http://www.icongenerators.net/generator.html
Sbizzarritevi! 

domenica 12 maggio 2013

母の日- Festa delle mamme!

In Giappone, come da noi, oggi si festeggia la festa delle mamme!! Tanti auguri a tutte le mamme, e ovviamente anche alla mia! (。・//ε//・。)
*Foto presa da: JapanLover

mercoledì 1 maggio 2013

Origami del Cane- Let's Learn with Origami

こんにちは みんな。
Ciao a tutti, finalmente è arrivata la primaveraa!! E con essa l'allergia, ma vabbè xD
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In questo post vi farò vedere come realizzare l'origami del cane, la pronuncia e come si scrive in hiragana e il relativo kanji! 
Lo hiragana è uno dei tre alfabeti giapponesi ed è usato per le parole di origine giapponese, il katakana è usato per le parole straniere e il kanji è usato per gli ideogrammi cinesi.
Il kanji è quello più difficile perchè ha due tipi di pronuncia: la kun'yomi è la pronuncia di origine giapponese, la on'yomi è la pronuncia di origine cinese. Ovviamente molti si chiederanno: Come faccio a sapere quando usare l'una e quando l'altra? 
Beh anche se può sembrare difficile, pian piano ci si fa l'abitudine... la kun'yomi si utilizza quando in una frase il kanji è accompagnato solo da hiragana, o è da solo; esempio: 
Sono riuscita a registrare il nuovo video, ma youtube non me lo faceva caricare, l'ho odiato per giorni, ma alla fine ho vinto io!

Allora per chi non avesse capito qualche passaggio nel video per creare l'origami del cane, vi posto un'immagine-tutorial.

Ora passiamo alla parte un pò più difficile, ma solo all'inizio.
La parola "cane" in giapponese si scrive in hiragana "いぬ" e in kanji "犬" e si pronuncia "Inu".
Il kanji però, come ho detto prima, ha due pronunce, la On'yomi e la Kun'yomi.
La pronuncia On'yomi (pronuncia cinese), che si scrive in katakana, è "ケン" e si pronuncia "Ken".
La pronuncia Kun'yomi (pronuncia giapponese), si scrive in hiragana ed è "いぬ" e si pronuncia "Inu".
Ma come facciamo a sapere quando usare la pronuncia On'yomi e quando la Kun'yomi?
E' molto semplice, se in una frase abbiamo un kanji seguito o preceduto da un altro kanji, allora entrambi li leggeremo con la pronuncia On'yomi, ovvero la pronuncia cinese. Esempio:
"白犬" -------> traduzione: "Cane bianco"
Pronuncia: "ハクケン" -----> "Haku Ken"
Come potete vedere il kanji di cane è accompagnato dal kanji di "bianco", e quindi lo pronunceremo con la pronuncia On'yomi.
Se invece il kanji non è preceduto o seguito da un altro kanji, ma dai kana (insieme dei caratteri katakana e hiragana) lo leggeremo con la pronuncia Kun'yomi. Esempio:
"犬かき" ------------> "Nuotare a cagnolino"
Pronuncia: "いぬかき" -------> "Inu kaki".
In questo caso il kanji di cane è accompagnato dai kana "kaki" e quindi lo pronunceremo con ala pronuncia Kun'yomi.

Spero che di essere stata chiara, se avete delle domande scrivete pure nei commenti, sarò felice di aiutarvi!
Oyasumi: Buonanotte

venerdì 5 aprile 2013

Pretz Okonomiyaki- Let's Eat Snack!

Salveee,
come va?? Finalmente la primavera è arrivataa...e con lei anche l'allergia, ma vabbè sono contenta lo stesso!

Ho aperto il mio canale youtube, e come poteva chiamarsi se non "Nihon no Sakura" come il mio blog?!?
Proprio ieri ho registrato il primo video e ho assaggiato un nuovo snack giapponese, ovvero i Pretz gusto Okonomiyaki.
L'Okonomiyaki, come dico nel video, è una simil-frittata e a seconda dei gusti si possono aggiungere carne, seppie, gamberetti ecc... e viene cotta su una piastra chiamata "Teppan", proprio come si vede nell'anime "Kiss me Licia".
I pretz erano davvero buoni, il gusto assomigliava al ketchup, anzi forse era la salsa okomiyaki ora che ci penso meglio.
Vi lascio il video e le immagini dello snack!
Al prossimo post! またね!








lunedì 25 marzo 2013

I primi Takoyaki nn si dimenticano mai!

こんばんは‼
Buonasera!
Oggi vi voglio parlare dei takoyaki e del mio profondo amore per loro. ♪(´ε` )
I takoyaki sono polpettine fritte giapponesi di forma sferica tipiche di Osaka, ma che si possono guastare in tutto il Giappone. "Tako" significa "polpo", infatti sono delle polpettine ripiene di polpo.
Per prepararli ci si deve munire di una piastra apposita, che potete trovare su qualche sito di cibo orientale, vi consiglio zenmarket come potete vedere nella foto di lato --------------->
Sono davvero deliziosi, ci vado pazza...il mio ragazzo, la sera in cui li cucinai, ne mangiò più di 25!!! E pensate che feci la preparazione per 80 takoyaki!
In Giappone si trovano molti chioschetti che li preparano per strada, o si trovano sicuramente durante i festival.

Ora vi posto la ricetta che ho usato, davvero molto semplice e veloce!



INGREDIENTI PER PASTELLA (per 40 takoyaki):
- 200 gr farina per takoyaki
- 600 ml acqua
- 2 uova

INGREDIENTI PER IL RIPIENO:
- 60-80gr polpo bollito
- Beni Shoga (zenzero rosso)
- Tenkasu (pezzetti di tempura)
- Gambo del porro tagliuzzato
- Aonori (alga in polvere)

PREPARAZIONE: 
Mettere la farina in una ciotola, aggiungere le uova e l'acqua poco a poco. Mischiare bene.
Una volta finita la preparazione della pastella, mettete a riscaldare la padella dei takoyaki e ungete con un tovagliolo gli stampi con olio per friggere.
Versate  l'impasto nei buchi della piastra, riempiteli fino all'orlo (non vi preoccupate se fuoriesce, quando dovrete girarli, l'eccesso andrà sotto), aggiungete il beni shoga, il tenkasu, il porro tagliuzzato e il polipo all'interno di ogni stampo.
Aspettate che il lato superiore del takoyaki si sia un pò cotto, è iniziate a scollarlo con uno stuzzicadenti e giratelo. Aspettate finchè non si sono dorati.

COME SERVIRLI:  
Per prima cosa è preferibile servirli caldi. Disponeteli su di un piatto e guarnite con la mayonnaise con la salsa okonomiyaki e cospargeteli di Aonori, l'alga in polvere.
E ora buona appetito!
いただきます!

Qui sotto potete vedere il video per la preparazione dei takoyaki, che è sicuramente migliore di una spiegazione, e le foto dei miei takoyaki!!
P.S. Prossimamente posto la ricetta dei takoyaki per chi non trova la farina apposita per takoyaki!

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venerdì 15 marzo 2013

Il mio White Day

Ciaoo,
com'è andato il White Day?
A me benissimo, inizialmente pensavo che il mio ragazzo se lo fosse dimenticato...ma la sera si è presentato a casa con due cioccolatini a cuore della Lindt, il terzo numero del manga "Il tiranno innamorato" e una goleador! Mi ha resa davvero felice, non mi aspettavo nemmeno di vederlo.
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Penso che sia questo l'obiettivo di queste feste, rendere felice una persona, anche con un piccolo gesto si può cambiare una giornata andata male, si può far pace dopo un litigio...personalmente amo queste feste, ma non xk si ricevono dei regali, ma xk si riceve un pò di dolcezza in più che, personalmente, mi serve per andare avanti in questo Paese (in frantumi)!
Mata ne! またね!
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Ja ne/ Mata ne: Ciao



martedì 12 marzo 2013

White Day 14/03

Salveee,
come va? Il tempo non accenna a migliorare, uffa e io che pensavo che fosse arrivata la primavera!
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Sapete che tra poco, precisamente il 14 Marzo, è il White Day? Cos'è? Ora ve lo spiego.
Questa festa si celebra in Giappone, sappiamo che a San Valentino le ragazze regalano dei cioccolatini agli uomini, sia all'innamorato sia agli amici e colleghi maschi, esattamente un mese dopo i ragazzi devo ricambiare alle donne con dei dolci o dei regali più costosi.
Fu introdotta in Giappone nel 1978, inventata dalla National Confectionery Industry Association, in risposta a San Valentino, che prevedeva di regalare dei dolciumi alle donne. Così le ditte dolciarie iniziarono a vendere il cioccolato bianco da cui deriva il nome "White day" (Giorno Bianco), ma ora si regala anche il cioccolato classico e non solo.

Gli uomini dovrebbero fare un regalo a tutte le ragazze da cui hanno ricevuto dei cioccolatini a San Valentino sia che si tratti della fidanzata o di un'amica o una collega, ma in questi casi si tratta solo di un obbligo sociale e non di una dichiarazione d'amore.
Oltre ai dolciumi si regalano anche biscotti, gioielli, lingerie, pupazzi, se possibile bianco, a seconda della relazione che si ha con la persona. In effetti esiste una regola, detta sanbai gaeshi ("tre volte al ritorno"), secondo la quale bisognerebbe fare un regalo tre volte più costoso di quello ricevuta a San Valentino.

Vorreste ricevere un dono dal vostro lui in cambio? Io si, lo aspetto con ansia, ma ho i miei dubbi che lo riceverò, ultimamente il mio ragazzo lavora tanto e quel giorno non ci vedremo nemmeno...ma mi raccomando, se potete, festeggiatelo, anche con una sciocchezza. A noi donne fanno sempre piacere i regali, sopratutto se fatti con il cuore!
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Ehehe: (risata imbarazzata)

domenica 10 marzo 2013

Giappone, due anni dopo!


こんばんは,
oggi voglio parlarvi di ciò che successe due anni fa, dell'11 Marzo 2011.
Precisamente verso le 14.45, ora locale, di due anni fa in Giappone la terra cominciò a tremare, un terremoto del 9°grado della scala Richter, e la furia del mare spazzò via tante vite, case e cittadine.
Sono già passati due anni da quel tragico evento, ma nonostante tutto, due anni sono pochi per dimenticare il dolore e la paura di quel giorno, è passato poco tempo perchè la ferita si rimargini.




Ricordo che quando seppi dell'accaduto, rimasi incollata mattina e sera alla TV per guardare le novità e pregavo, pregavo per quel popolo tanto bello quanto umile, per quel popolo che nonostante il terremoto e i familiari persi rimaneva unito, e non appena ebbi l'occasione, per quanto mi fosse possibile nel mio piccolo, partecipai ad una donazione di fondi da mandare al Giappone!
Non scriverò molto questa volta, voglio solo ricordare la grandezza del popolo giapponese, ti come hanno affrontato a testa alta, nonostante tutto, la tragedia!
Un abbraccio forte al Giappone, la nazione che amo più di tutte, la nazione che ho nel cuore...non vi arrendete! がんばって,日本!! 
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"Ganbaru zo"= Buona fortuna!



sabato 2 marzo 2013

Hina Matsuri


Buonaseraaa,
anzi こんばんは, oggi è stata una giornata molto fredda e ventosa!!
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Nonostante tutto, domani, 3 Marzo, in Giappone si festeggia l'Hina Matsuri, ovvero la "Festa delle Ragazze" nota anche come la "Festa delle Bambole".
In quest'occasione viene preparato un altarino con un hi-mosen, ovvero un tappetino rosso, sulle quali vengono esposte delle bambole ornamentali dette hina-ningyo.
Bambole per Hina Matsuri
In cima si posizionano le bambole dell'imperatore Dairi e dell'imperatrice Hina e ai loro lati due lampade chiamate bonbori.
Al piano sottostante si posizionano 3 cortigiane (Sannin-kanjyo) seguite al piano sotto da 5 musicisti (Gonin-bayashi) che suonano strumenti antichi.
Al piano di sotto sono posizionati 2 ministri di corte, quello a destra detto Sadaijin è più anziano perchè era considerato superiore dalla corte imperiale, infatti è raffigurato con una lunga barba. L'altro ministro è detto Udaijin ed ad entrambi vengono offerti dei "Hishimochi", ovvero dei dolci speciali costituiti da tre strati colorati di mochi (verde in fondo, bianco al centro e rosa in cima), alcuni pensano che il rosa sta ad indicare l'allontanamento degli spiriti cattivi, il bianco sta per purezza e il verde per la buona salute; altri invece pensano che l'erba verde comincia a crescere sotto la neve, mentre i fiori dei peschi cominciano a fiorire (quest'ultimo pensiero è davvero bello).
Hishimochi
Infine, all'ultimo piano, ci sono i 3 servi (Shi-Cho), sulla sinistra viene posizionata una pianta detta "Ukon no Tachibana" (alberello di mandaranci), sulla destra invece una pianta ornamentale chiamata "Sakon no Sakura" (albero di ciliegio).
Vengono infine posizionate anche oggetti usati dall'aristocrazia quotidianamente come uno specchio, cesto del cucito, oggetti per la cerimonia del tè, un carretto chiamato Gissha.

Solitamente sono i nonni o i genitori a regalare il set di bambole alla bambina per il suo primo Hinamatsuri, ma dato che molti giapponesi vivono in appartamenti molto piccoli, preferiscono la sola coppia imperiale.
Vengono tirate fuori qualche giorno prima della festa e ritirate subito alla fine della stessa, perchè una superstizione dice che se non vengono messe da parte subito dopo il 3 Marzo, la bambina si sposerà tardi.

Per finire vi lascio la canzone per la festa delle bambole:

ureshiihimamatsuri.gif
Traduzione:  "Facciamo luce con le lampade 
Facciamo fiorire i fiori di pesco
I cinque musicisti di corte suonano il flauto e il tamburo

Oggi è una bella Hinamatsuri."








Buona Hinamatsuri a tutte le ragazze!
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mercoledì 27 febbraio 2013

Saluti in giapponese

こんにちは (Konnichiwa),
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こんにちは=Konnichiwa
oggi ho deciso di introdurvi i saluti in giapponese!
I giapponesi quando incontrano qualcuno nei vari momenti della giornata, si salutano con formule diverse a seconda dell'orario. Inoltre si presentano, invece di stringersi la mano, i giapponesi si inchinano. L'inchino viene usato anche per ringraziare, per scusarsi, per chiedere un favore o per salutare. A seconda della situazione, l'inchino può essere più o meno profondo!

Iniziamo con il saluto mattutino:


  • おはようございます/おはよう (pronuncia: Ohayou Gozaimasu/Ohayou) significa "Buongiorno", il primo è utilizzato con le persone con cui non si ha confidenza, è più formale e lo si utilizza per salutare ad esempio il proprio capo di lavoro. Il secondo invece è meno formale, usato con le persone che conosciamo di più come i parenti. In entrambi i casi questo saluto lo si utilizza dalla mattina fino a mezzogiorno.

Ohayoo
Ohayou.
Ohayoo Gozaimasu
Ohayou gozaimasu
  • こんにちは (pronuncia: Konnichiwa) significa "Ciao/Buongiorno", utilizzata da mezzogiorno fino a sera per salutare sia le persone con cui si ha confidenza che con le altre.

Konnichiwa
Konnichiwa

  • こんばんは (pronuncia: Konbanwa) significa "Buonasera", utilizzata la sera per salutare sia le persone con cui si ha confidenza che con le altre.

Konbanwa
Konbanwa

  • おやすみなさい (pronuncia: Oyasumi nasai) significa "Buonanotte".

Oyasumi nasai
Oyasumi nasai
  • さようなら (pronuncia: Sayounara) significa "Arrivederci/Addio", serve per salutare le persone, anche se è più adatto per dire "Addio".
Sayoonara
Sayonara











  • じゃまた (pronuncia: Ja mata) significa "Ciao/A presto", questo è il classico saluto quando si va via.
Spero che questa piccola lezione sui saluti giapponesi vi sia piaciuta e che sia stata facile da apprendere! 
Prossimamente aggiungerò altre espressioni giapponesi, se avete qualche richiesta scrivetemela nei commenti.
じゃまた!
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