domenica 30 dicembre 2012

Shōgatsu- Capodanno Giapponese

Il capodanno giapponese si chiama Shogatsu, in Giappone questa ricorrenza è molto più importante del Natale, infatti la fine dell'anno è considerata come una rinascita, un nuovo inizio e si fanno buoni propositi per l'anno nuovo.Il modo tradizionale di festeggiare è quello di allontanare tutte le negatività portando fortuna a noi, alla nostra casa e a chi ci sta vicino.
I primi tre giorni del nuovo anno, detti sanganichi, sono molto importanti e i giapponesi si preparano a lungo per accoglierli. Tra i preparativi:
- una generale pulizia della casa, per eliminare lo sporco dell'anno passato (susuharai);
- scrivere i biglietti d'auguri a parenti, amici e colleghi, in cui oltre agli auguri si scrivono anche i buoni propositi per il nuovo anno, per tradizione non vengono spedite a chi ha subito un lutto nell'anno appena passato (nengajou);
- confezionamento di decorazioni fatte di pezzi di bambù, rami di pino e corde intrecciate a mano (da mettere sopra la porta per tenere lontani gli spiriti cattivi) (kadomatsu).
Un'altra preparazione è quello dell'omochi, cioè riso pestato in una specie di incudine di legno con un grosso martello, sempre di legno.
I cibi che si mangiano il 31 variano da regione in regione. Viene preparato con cura e si tratta quasi sempre di cibo secco perchè deve durare per i primi tre giorni del Capodanno, in quanto non se ne avrà tempo per prepararne di nuovo, viene inoltre conservato in delle costose scatole laccate rosse e nere.
Un cibo tipico che si mangia la vigilia di Capodanno è toshi koshi soba, letteralmente "anno incrocio soba", cioè degli spaghetti in brodo che simboleggiano una lunga vita.
Toshi koshi soba
La notte del 31 è simile al Natale italiano: si cena insieme a tutta la famiglia, guardando TV; al termine del cenone si va al tempio, buddista o shintoista, indossando kimono o abiti normali, ma eleganti. I templi rimangono chiusi fino a mezzanotte, quando risuona la campana, tutti i presenti, in coda, arrivano davanti all'altare e battono le mani due volte per chiamare gli dei; si recita una breve preghiera e si fa un'offerta.
La campana rintoccherà per 108 volte, perchè tanti sono i desideri ed i peccati che l'uomo si porta dentro e che devono essere cacciati fuori.
Tradizioni e riti del capodanno giapponeseDescrizione
JoyanokaneSuono delle campane nei templi buddisti.
HatsumōdePrima visita dell'anno ai templi buddisti e shintoisti.
HutsushinodeVisione della prima aurora dell'anno.
HatsuniEsposizione da parte dei commercianti delle nuove merci.
NengajōTradizione che consiste nello spedire cartoline d'auguri ad amici e parenti.
OtoshidamaGli anziani regalano denaro racchiuso dentro piccole buste decorate ai bambini.
SanganichiPulizie di inizio anno.
OtokaraFoglietti di carta che possono essere letti al contrario sui quali viene scritta una poesia.
Joyanokane
明けましておめでとう (Buon anno)

venerdì 21 dicembre 2012

Anche in Italia la Kurisumasu Keki


Ieri sono andata al supermercato e guardate cos'ho trovato nel banco dolci??
Siiii è la "Kurisumasu Keki", quando l'ho vista non ho resistito a fargli una foto *^* se non fosse che sono a dieta l'avrei comprata all'istante! Ma era stupenda, mi sono emozionata tantissimo quando l'ho vista!!
Che ne dite, vi andrebbe un fetta? (◕ ◡ ◕)

giovedì 20 dicembre 2012

Ricetta: Kurisumasu Keki


Il Natale non è una festa nazionale in Giappone. La festività del Natale fu introdotta in Giappone nel XVI secolo, con l'arrivo dei primi europei cristianiNonostante ciò, ultimamente, sempre più spesso le persone, indipendentemente dalla religione, fanno l'albero, si scambiano regali e festeggiano con parenti e amici mangiando la cosiddetta "Kurisumasu Keki" (Christmas Cake). La torta viene mangiata il 24 Dicembre, che è fatta semplicemente con pan di spagna, frutta e panna, è decorata con immagini di Santa Claus o altri simboli natalizi, per come sono golosa io ci avrei messo anche la cioccolata. ー♪(´ε` )
Dietro a questa torta tanto bella, quanto buona (sicuramente), c'è però una storia un pò crudele, cioè con l'appellativo Kurisumasu Keki vengono definite anche le donne nubili sopra i 25 anni. Il motivo?? In Giappone si usa paragonare il dolce a una donna e, siccome il dolce è gradito il 23 o il 24 di Dicembre, ma diventa inutile il 26...quindi una donna non sposata, superati i 26 anni....lascio continuare a voi! (´・ω・`)?
Per chi volesse preparare la Kurisumasu keki, basta cliccare sull'immagine soprastante, su cui sono elencati gli ingredienti e la preparazione! Vi lascio anche un video-ricetta! Buona Natale a tutti!! (❀◕‿◕)ノ*.。o○❤  

martedì 18 dicembre 2012

"Anche i giapponesi nel loro piccolo s'incazzano" di Keiko Ichiguchi

Konnichiwa!
Oggi voglio parlarvi di questo bellissimo libro delle Sensei Keiko Ichiguchi! L'ho acquistato una settimana fa e l'ho divorato in un paio di giorni!! Parla di varie curiosità sul Giappone e della storia della fine dei Samurai.
La Sensei, che vive da più di dieci anni in Italia, chiarisce i malintesi che si sono creati nel corso degli anni sulle Geisha, che, ricordo, NON SONO PROSTITUTE; del servizio ferroviario che, come già sapevo, è impeccabile, ma sono rimasta meravigliata quando ho letto che in caso di ritardo dei treni, non solo all'uscita del veicolo ti ritrovi davanti una fila di capistazione che si inchinano e chiedono scusa (anche se non ne hanno colpa), ma se il ritardo ti ha provocato problemi al lavoro o a scuola, ti rilasciano una "giustifica"!! Meraviglioso! In Italia se tenti anche solo a chiedere come mai i treni hanno ritardato ti guardano storto e non ci pensano minimamente a scusarsi!!
Altro tema affrontato è appunto quello che richiama il titolo del libro, "anche i giapponesi nel loro piccolo s'incazzano", spiega che anche se i giapponesi sono un popolo calmo, gentile ed educato, ed accettano le provocazioni, anche loro, dopo un pò, perdono la pazienza, anche se non lo danno a vedere perchè magari non possono esternarlo, ma la loro mente, in quel momento è piena di "parolacce", che a dirla tutta non ne hanno molte nella loro lingua, al massimo hanno: "stupido", "maiale", "scrofa" e il massimo della parolaccia è "merda".
Per non anticiparvi tutto, vi dico solo che scrive anche dell'origine delle leggende e di miti, di come nascono gli amori sul treno e di chi urla mentre parla al telefono in pubblico (sono perfettamente d'accordo con la Sensei). Completa il libro con una serie di vignette divertenti che, personalmente, ho apprezzato molto, regalandomi minuti di risate!!
Quindi in conclusione vi consiglio caldamente di leggere questo stupendo libro e gli altri che ha scritto la Sensei, io già sto provvedendo a procurarmeli! Leggeteloooo!! (●^o^●)

domenica 16 dicembre 2012

Il mio Yukata ♡


Dato che l’ultimo articolo era sullo yukata, vi posto una foto di me che indosso lo yukata!! Non guardate il soggetto (cioè io), ma lo yukata! Mi è arrivato direttamente dal Giappone, è bellissimo, i colori sono stupendi ed è leggerissimo!!
(´ ▽`).。o♡

Yukata: Come indossarlo?



Curiosità
Obi
Lo yukata è un indumento estivo tradizionale giapponese, indossato soprattutto durante gli spettacoli pirotecnici, ai festival estivi, alle feste bon-odori. Lo yukata è un tipo informale di kimono, che viene indossato anche dopo il bagno nei ryokan (alberghi tradizionali giapponesi), infatti yukata significa “abiti da bagno”.
Indossare lo yukata
Geta
Il lato sinistro dell’indumento viene avvolto sul lato destro (il contrario va evitato dato che soltanto ai funerali si avvolge il lato destro su quello sinistro) e viene usata l’obi, una specie di cintura apposita, per chiudere lo yukata. Lo yukata, così come i kimono, dovrebbe essere per le donne della stessa altezza della persona che lo andrà ad indossare: verrà infatti ripiegato in vita, andando a formare l’”ohashori“. Inoltre, generalmente, vengono indossate delle geta, dei sandali tradizionali in legno.
Sia gli uomini che le donne lo portano negli alberghi tradizionali giapponesi (ryokan) o alle terme (onsen). Dopo essere entrati nell’albergo, le persone spesso si cambiano d’abito, indossando gli yukata forniti dal ryokan.
Leggerlo e vederlo fare sono due cose diverse, infatti posterò dei video, dove si capirà mooolto meglio! 
 ( ´ ▽ ` )ノ

martedì 11 dicembre 2012

Ricetta Panini dolci Cute Bear

my finished bear buns


Mi sono innamorata di questi panini dolci a forma di Orsetto!! Eh si, avete capito bene, queste pucciosità sono panini dolci!! I giapponesi se le inventano davvero di tutti i colori, ed è per questo che li amo, hanno  tantissima creatività e la dimostrano in qualsiasi campo: cucina, libri, arredo per la casa…
Dato che voglio condividere con tutti questa dolcezza, di seguito troverete la ricetta!  ヾ(・ω・*)ノ
Kuma-chan no Pan (Orsetti di pane)
Ingredienti
  1. 200g Farina
  2. 10g Zucchero
  3. 3g Sale
  4. 60g Acqua
  5. 60g Latte
  6. 10g Burro
  7. 2 cucchiani di Lievito
  1. Preparazione
    1. Setacciare la farina. Riscaldare il latte fino ad ebollizione e lasciarlo raffreddare.
    2. In una ciotola mescolate la farina con il sale. Aggiungete l’acqua (riscaldatela fino a 32C° se è inverno), il latte raffreddato, zucchero e lievito. Mescolate con cura. Quando assomiglia ad una palla, posizionatela su una superficie piatta e impastatela fino ad ottenere una consistenza omogenea.
    3. Quando è diventata omogenea, impastate nel burro (che avete sciolto e raffreddato a temperatura ambiente) poco a poco. Posizionate l’impasto in una ciotola rotonda, ricoperta da una pellicola trasparente e lasciate in un posto caldo. Aspettate fino a che l’impasto non è cresciuto il doppio della sua precedente misura.
      Bread dough
    4. Deve assomigliare come quest’impasto dopo che è cresciuto.
      Risen bread dough
    5. Posizionate l’impasto su un tagliere e preparate le orecchie degli orsacchiotti, tagliate dei pezzettini dall’impasto e formate delle piccole palline. Tagliate l’impasto rimanente in 10 uguali porzioni e formate delle palle per la testa. Piazzate tutti i pezzi su un panno umido per 15-20 minuti (usate il timer).
      Dough balls
    6. Premete un pò ogni pallina un pò per far uscire dei vuoti d’aria e poi rifate le palline in sfere. Ogni palla grande ha due palline piccole come orecchie. Metti un panno umido su di loro per evitare che si secchino.
      bears made of bread dough
    7. Delicatamente posizionate i 10 orsetti in dei “bread mats” e metteteli in un luogo caldo per la seconda crescita. Assicuratevi che tutti gli orsacchiotti siano rivolti verso l’alto in modo da non avere problemi con le orecchie. Mettete un panno umido su tutto. Aspettare fin quando gli orsetti sono cresciuti il doppio. [Se non avete dei “bread mats” seguite il passo numero 8]
      Bears ready for second rising
    8. Se non hai dei “bread mats”, prendi delle teglie per forno e posizionali sopra. Posizionati sulla teglia da forno, spruzzate acqua con uno spray. Prendi dei bicchieri di acqua e riempili di acqua, posizionali in vari posti sulla teglia. Copri il tutto con della pellicola trasparente, posizionandolo gentilmente. Aspettare fin quando gli orsetti sono cresciuti il doppio
      Bears ready for second rising
    9. Per degli orsetti leggermente marroncino, riscaldate il vostro forno a 220 gradi, poi cuocete gli orsetti per 15-20 minuti a 190 gradi.  Per degli orsetti bianchi, riscaldate il forno a 190 gradi e cuoceteli a 160 gradi per 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 130 gradi per circa 5-10minuti. Se iniziano a diventare marroncino, immediatamente mettete una ciotola di porcellana su di loro oppure della carta argentata. Tieni d’occhio la cottura degli orsacchiotti perchè non sempre le temperature dei forni sono uguali.
      Ora puoi decorare i tuoi orsetti con delle alghe commestibili oppure con una penna per dolci disegni la faccia.
      (´ ▽`).。o♡
      Finished bear buns

venerdì 7 dicembre 2012

Umaibo è uno degli snack più venduti nei negozi giapponesi. Sull'incarto c'è raffigurato una gatto, Umaemon, il cui nome è un gioco di parole di un personaggio animato popolare, Doraemon.
Ci sono molti gusti di Umaibo disponibili, inclusi i gusti salati, come: salad, mentaiko, takoyaki e cheese; e gusti dolci come: cocoa, caramel e cioccolato. Alcuni gusti sono stati interrotti dopo brevi periodi, altri invece sono diventati i gusti principali; altri gusti invece sono venduti solo in determinati luoghi, come pubblicità turistica.
Le confezioni di questi snack costano davvero poco, 10 yen a "bastoncino".
Io ho assaggiato qualche anno fa, il gusto Cheese e Corn potage, e devo dire che ne sono rimasta profondamente innamorata. Il gusto è buonissimo, si scioglie in bocca! Mi dispiace tanto che uno snack così buono non lo vendono in Italia!! Ma forse l'Umaibo, come molti snack giapponesi, sono buoni proprio perchè sono difficili da trovare (◕‿◕✿)

Voto: (。・ω・。)ノ♡ (。・ω・。)ノ♡ (。・ω・。)ノ♡
Umaibo cheese
Umaibo Cheese
Umaibo Teriyaki
Umaibo Mentai 

giovedì 6 dicembre 2012

Tamagoyaki- Frittata di uova


Che cos'è?
Il Tamagoyaki, chiamato anche Tamago, è una omelette tipica giapponese. Una ricetta molto semplice e facile da fare ed è spesso utilizzata non solo per il sushi, ma anche per la preparazione del bento!
La Ricetta
Ingredienti
  • 4 uova
  • salsa di soia
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • olio da cuina
Sbatti le uova all’interno di una ciotola, aggiungi un cucchiaio di salsa di soia ed un cucchiaio di zucchero (o due a seconda dei gusti) e mescola bene. Ungi con olio da cucina la Makiyakinabe (una padella tipica giapponese, è una padella quadrata, ma va bene anche rotonda) e scaldala a fuoco medio.
Quando la padella è calda versa una parte del contenuto della ciotola, solo la quantità necessaria a coprire tutto il fondo della padella con uno strato sottile di composto a base di uova. Se durante la cottura si formano delle bolle scoppiale usando le punta degli hashi (bacchette giapponesi).
Appena le uova si compattano usa gli hashi per arrotolarle e spostarle da un lato della padella liberando una parte del fondo (guarda i video qui sotto per capire la tecnica corretta). Versa un’altra parte del composto in padella e ripeti l’operazione precedente fino a quando avrai esaurito l’intero contenuto della ciotola.
Al termine di questo procedimento il tamagoyaki è pronto e può essere mangiato accompagnato da un po’ di salsa di soia oppure utilizzato per fare il sushi.
Che cos'è la Makiyakinabe?
E' una padella rettangolare o quadrata con un solo manico per cucinare i tamagoyaki.

Video di preparazione

Maido Cafè


ImmagineIl "Maido Cafè", detto anche "Maid Cafè", è una caffetteria a tema nati in Giappone, precisamente i primi furono aperti ad Akihabara. Furono pensati inizialmente per gli appassionati degli anime e dei manga che frequentavano il quartiere.
Le maid, che indossano una particolare divisa decorata con pizzi e l'immancabile grembiule, serve thè, caffè, dolci. Quando un cliente entra nel Maid Cafè, le maid lo accolgono con una frase: "おかえりなさいませ、ご主人様!- Okaerinasaimase, goshujinsama!" (Bentornato a casa, Padrone!). Lo scopo è di far sentire il cliente rilassato come se fosse a casa, in alcuni Maid Cafè, si può pagare un extra per una maid per giocare ad un gioco o scattare una foto.
Ci sono alcune che sono proibite e che, se non si vuole avere una brutta esperienza, sarebbe meglio evitare di fare:
  • Nessun contatto fisico con la maid;
  • Non domandare il numero di telefono alle maids;
  • Non domandare l'indirizzo email alle maids;
  • Non intromettersi nelle vita privata e non domandare i turni di lavoro delle maids;
  • Non molestare le maids;
Per le donne sono nati i "Butler Cafè", ma di questo parleremo nei prossimi articoli ^o^
Vi lascio questo video girato in un Maid Cafè a Tokyo  ヾ(・ω・*)ノ