Kannushi |
Bene, oggi vi parlo dei santuari shintoisti, in giapponese Jinja, ed è il luogo dove i fedeli shintoisti posso recarsi per la venerazione degli dèi (kami-sama).
Si crede che originariamente i jinja fossero solo santuari temporanei, allestiti in occasione di una festività (matsuri) in luoghi considerati sacri come caverne o montagne. Questo per il fatto che nella fede shintoista i kami sono in un certo senso «onnipresenti», avendo la facoltà di essere dove vogliono quando vogliono, e che dunque non possano essere confinato in uno spazio sacro ben definito.
Comunque, in epoche più recenti, si diffuse la credenza secondo cui un kami venerato in un santuario farebbe di quest'ultimo la sua dimora sacra. Nacquero così i primi santuari stabili, i jinja.
Un Kannushi è il sacerdote incaricato della custodia di un jinja e dell'organizzazione delle cerimonie.
Zone particolari di un santuario shintoista sono l'area del torii, l'ingresso sacro al santuario; il chōzuya, l'area delle abluzioni (un lavaggio rituale a scopo di purificazione spirituale) di mani e bocca.
Un jinja è un luogo di pace e non si può correre o fare molto rumore. Molti jinja, comunque, organizzano attività ludiche per i bambini. Un comportamento scorretto comune per uno straniero, specialmente durante una calda giornata estiva, è bere l'acqua di una fontana chozuya. Un comportamento ancor più offensivo è addentrarsi nell'area sacra senza permesso.
ENTRARE IN UN JINJA
Chozuya |
Spero che questo nuovo articolo vi sia piaciuto! Al prossimo!! またね。
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Cartello che indica come effettuare l'abluzione. |